lunedì 20 agosto 2012

Modelli di vita cittadina
Negli ultimi vent'anni o giù di lì, anche nei piccoli paesi prevale il modello di vita cittadina: lavoro fuori dal proprio comune, con pendolarismo, vacanze estive nella seconda casa in montagna o al mare,. Inoltre non esitste più la differenza fra un modo di vestire di tutti i giorni e il vestito festivo,"vestiss di tucc i dì u da la fèsta". Anche nei paesi piccolissimi si vive come se si abitasse in città. Alla sera ognuno sta a casa sua, la socialità o la vita sociale della gente sono ridotte al minimo. Negli ultimi cinquant'anni la crisi demografica ha portato a un difficile ricambio generazionale nella vita di paese. Questo si fa sentire anche nelle attività che riguardano il tempo libero: attività sportive, bande musicali e incontri ricreativi. I bar di paese sono sempre più ridotti in numero si svuotano di anno in anno fino al punto di pensare di chiudere.
Anche le parrocchie dell chiesa cattolica hanno subito una riduzione sensibile rispetto agli anni '60 del secolo scorso. ma l'organizzazione cattolica, per ora sembra una delle poche a tenere,  dal momento che le organizzazioni dei partiti politici sembrano essere scomparse.
Pertanto bisogna rendersi conto che un modello di vita cittadina trapiantato in un paese può funzionare, ma devono essere riconosciute ampie deroghe. Bisogna che la gente di un piccolo centro abbia gli spazi e i momenti di incomtro garantiti. Gli abitanti di paesi che contano poche centinaia di abitanti devono avere una loro socialità nuova e rinnovata che prevede iniziative, magari non eccessivamente numerose, ma di buona qualità. Insomma bisogna fare poco, ma bene.

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