venerdì 31 agosto 2012

Lovero piccolo paese tra i frutteti




Con una popolazione al di sotto dei 1000 abitanti, in calo negli ultimi 50 anni. Lovero si trova in una situazone particolare, troppo vicina a Tirano che l'attira e la distrae dalla collaborazione con Tovo e Mazzo.
Nonostante questo esiste comunque una collaborazione tra Lovero, Tovo e Mazzo.

Sparsi per il mondo, tutti gli Scilini sono di origine lombarda












IL casato degli Scilini si è molto ridotto a  Stazzona: fino all'inizio del secolo scorso le famiglie Scilini erano  abbastanza numerose a Stazzona. Gli attuali Scilini, mostrano però, quello che già si sa, di essere persone intelligenti e sensibili: attivi nello sport: Emma Scilini gioca a Cricket su buoni livelli. Brendan Scilini ha il brevetto di pilota di aerei da turismo. Healey Scilini  è un artista che mette assieme quadri con materiali speciali. I nostri Scilini giocano a rugby: Claudio Scilini...

Vervio e Rogorbello comuni in declino,ma una ripresa è possibile.









Per il comune di Vervio-Rogorbello la crisi demografica degli ultimi decenni è stata pesante. Il comune si ritrova oggi con poco più di un quarto della popolazione rispetto al 1936. Una speranza di ripresa potrebbe venire da un turismo di fuori provincia, non di grandi pretese, che ama la campagna.

Tovo di sant'Agata un paesino equilibrato















E' proprio così il paese di Tovo ha innanzitutto un equilibrio demografico, un urbanismo ordinato, un'organizzazione del tempo libero soddisfacente e varie manifestazioni di contorno. Il paese ha rapporti di collaborazione coi due comuni vicini Lovero e Mazzo di Valtellina.

mercoledì 29 agosto 2012

La casa vecchia

La casa vecchia: La caa vègia, in dialetto, una casa che si trova davanti alla parrocchiale di Sant'Abbondio di Stazzona, una casa che è stata di proprietà dei signori Lambertenghi, risalente pressapoco al 1500, io e la mia famiglia ci abbiamo abitato per quasi quarant'anni. Nei primissimi anni '50 del secolo scorso la cucina era al livello del porticato o pòrtach come lo si chiamava in famiglia. Era la "sala", forse perché al  tempo dei Lambertenghi fungeva da saletta di rappresentanza. Fino agli anni '20 del secolo passato questa sala è stata la camera da letto di Luigi Ganza e sua moglie Lisa, cugini del nonno, che verso il 1930 si sono stabiliti,  prima nel Veneto e poi, ancora, definitivamente a Sesto San Giovanni (Milano). Quella cucina un po' improvvisata doveva essere un po' fredda d'inverno: ma i ricordi sono ormai svaniti. Allora si mangiava alla vecchia maniera: polenta e latte, tagliatelle, chiscioeuj, lesso, con relativo brodo e un po' di anni dopo anche le bistecche. la carne da consumare si metteva al fresco fuori dalla finestra. Negli anni dopo la guerra dormivamo invece al piano superiore,
poi negli anni '70, la mia stanza divenne "al tricantun" perché era una camera a tre angoli che dava sul sagrato.
Tutto questo divenne una diecina d'anni dopo un ricordo, nell'estate del 1985 andammo ad abitare nella casa nuova. Ma quella "ca vègia" non l'ho mai dimenticata

lunedì 27 agosto 2012

Le piccole valli al di là delle Orobie











Una parte dei miei antenati e di altri Valtellinesi potrebbero arrivare proprio dalla valle Imagna. Migrazioni dallevalli bergamasche sono iniziate, senza soluzione di continuità fin dal Medioevo. Uno dei borghi valtellinesi che ha attirato il maggior numero di immigrati bergamaschi è stato il borgo di Tirano, ma anche Teglio e certamente altri paesi o borghi di tutta la Valtellina. Da questo si può dedurre che i rapporti tra la Valtellina e il Bergamasco sono stati per parecchi secoli di primaria importanza e le montagne non hanno costituito un impedimento a questa realtà.