venerdì 9 novembre 2012

Le aspettative dei piccoli paesi

Dopo il miglioramento dele condizioni di vita degli anni '60 e '70 e forse in parte negli anni '80 del secolo scorso, dovuto alla rapida crescita dell'economia italiana, è cominciata sul finire degli anni '80 una fase di stagnazione, con un costante ma lento declino dell'economia italiana che si è tradotto nei paesi più piccoli anche in una crisi demografica più accentuata. Per i paesi basati sull'agricoltura si è avuto una crisi della viticoltura e una riduzione dei margini di guadagno nella frutticoltura. Inoltre gli anni '80 hanno segnato in pratica la fine dell'allevamento di tipo famigliare dei bovini e dei suini. La stagnazione dell'economia italiana in generale, le incertezze del futuro hanno portato le popolazioni dei piccoli centri a nuove aspettative che al momento restano da soddisfare. La gente dei paesi si chiede in sostanza quale possa essere il loro futuro, il futuro dei loro figli e in definitiva, il futuro delle loro comunità: purtroppo non ci sono state delle vere rispote, ma risposte piuttosto settoriali o parziali.
Qualche piccolissimo paese in Piemonte, ad esempio ha cercato risposte a modo suo: un piccolo comune del cuneese è diventato il paese delle streghe, le masche, altri hanno avuto una ripresa demografica grazie all'arrivo di nuovi abitanti, persone che hanno lasciato le città importanti vicine, perché erano insoddisfatti della vita di città: cercavano più tranquillità e un modo di vivere meno dispendioso.
Dunque il mondo della politica e dell'industria non danno però al momento risposte più concrete e ampie per la gente di "provincia". Tutto questo ha comportato, negli ultimi 30 anni, un diffuso voto di protesta contro le forze politiche tradizionali che in una parte delle regioni del Nord si è concretizzato nel voto ai partiti regionalisti, un fenomeno che va sotto il nome di leghismo. Certamente nemmeno questo nuova moda politica al momento ha saputo risolvere veramente i problemi della gente o dare più certezze. Dalla fine del primo decennio del 2000 è scoppiata una crisi molto difficile, in atto ormai  da 4 anni che ancora non si capisce quando finirà e come l'Italia ne uscirà.
La conseguenza è che l'incertezza per i piccoli paesi permane, anzi tende ad aggravarsi. Bisogna ancora aspettare e trovare le risposte da soli, cercando di ricompattarsi è lottare per un nuovo domani. Perché i piccoli paesi non possono "morire", semmai devono trovare un nuovo modo di vita che soddisfi i loro abitanti. Sono più che una garanzia per una provincia, una regione, ma anche per un grande paese.


 Nach Besserung dele Lebensbedingungen der 60er und 70er Jahre und vielleicht teilweise in den 80er Jahren des letzten Jahrhunderts, aufgrund des schnellen Wachstums der italienischen Wirtschaft, begann in den späten 80er Jahren stagnierte, mit einem langsam aber stetig Niedergang der italienischen Wirtschaft, die in kleineren Ländern in einer demographischen Krise geführt hat akzentuiert. Für die Länder auf der Landwirtschaft basiert, gab es eine Krise des Weinbaus und eine Verringerung der Gewinnmargen in Früchten. Darüber hinaus markiert die 80er Jahre das Ende der Praxis in der Familie-Typ Haltung von Rindern und Schweinen. Die Stagnation der italienischen Wirtschaft im Allgemeinen, haben die Unsicherheiten der Zukunft die Menschen in kleinen Städten neue Erwartungen, die derzeit noch nicht erfüllt geführt. Die Menschen des Landes sind im Wesentlichen wissen, was könnte ihre Zukunft, die Zukunft ihrer Kinder und schließlich die Zukunft ihrer Gemeinden zu sein, aber leider gab es keine wirkliche rispote, sondern sektorale oder partielle Remissionen.
Einige kleine Dorf im Piemont, hat zum Beispiel Antworten auf seine Weise versucht: eine kleine Stadt in der Provinz Cuneo hat sich das Land der Hexen, maskiert, andere haben einen demographischen Aufschwung dank der Ankunft des neuen Menschen, Menschen, die die Stadt verlassen haben erlebt wichtigen Nachbarn, weil sie mit dem Stadtleben unzufrieden waren: Ich suche einen ruhigeren und weniger teuer way of life.
So ist die Welt der Politik und Wirtschaft, aber im Moment nicht mehr geben konkrete Antworten und breit für die Menschen zu "Provinz". Dies hat dazu geführt, in den vergangenen 30 Jahren hat sich ein weit verbreitetes Protest gegen die traditionellen politischen Kräfte in diesem Teil des Nordens in der Abstimmung wurden die regionalistischen Parteien, ein Phänomen, das unter dem Namen Lega geht wider. Natürlich war auch diese neue Mode-Politik zu dem Zeitpunkt in der Lage, wirklich lösen die Probleme der Menschen oder geben mehr Sicherheit. Seit dem Ende des ersten Jahrzehnts des 2000 ausbrach sehr schwierig, das seit vier Jahren haben wir immer noch nicht wissen, wann es enden wird und wie Italien entstehen.
Das Ergebnis ist, dass die Unsicherheit für kleine Länder, bleibt in der Tat verschlechtert. Sie müssen noch warten, und finden Antworten auf ihre eigenen, versuchen, für eine neue Zukunft kämpfen formieren. Warum kleine Länder können nicht "sterben", sondern sie müssen einen neuen Weg des Lebens, die ihre Bewohner erfüllt. Ich bin mehr als ein Garant für eine Provinz, eine Region, sondern auch zu einem großen Land.

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