mercoledì 24 settembre 2014

parodossi: le difficoltà dei piccoli paesi

Può sembrare un paradosso, per ragioni diverse, nemmeno nei piccoli paesi ci si sente oggi a proprio agio. le ragioni possono essere diverse Semplificando le cose, vorrei dire che manca, nei piccoli comuni e nei piccoli paesi, quel "senso di comunità paesana", che fino all'inizio del Novecento era così vivo tra i nostri avi: una parte di quelli che ci vivono sembra si siano dimenticati di come si deve vivere bene nei piccoli centri, soprattutto non cerchiamo di conoscere le persone che abitano vicino a noi. abbiamo, diversamente dai nostri antenati, più del necessario per vivere, ma spesso molti di noi corrono dietro al superfluo. Ad esempio: viaggiare non significa diventare per forza dei giramondo, ma piuttosto, a mio parere, vedere ciò che interessa. Magari una sola volta all'anno. Detto questo, però, ognuno può viaggiare come crede. Viaggiare in modo saggio, significa, secondo me, soprattutto capire e osservare o rilassarsi. Se proprio si vuole parlare con la gente del posto, si può fare, senza criticare troppo le abitudini di vita locali. Un modo di viaggiare utile anche per la gente di campagna oggi è visitare città o paesi che piacciono. Non sempre e solo Firenze o Roma  o Venezia, ma anche città meno affollate da turisti come Verona o Bologna e magari Ferrara e Parma  o ancora Perugia, e così via. A viaggiare bene si impara comunque con il tempo e con l'età. In ogni modo abitare nei piccoli paesi significa avere maggiore fiducia verso le persone che ci circondano , siano essi parenti o meno. Inoltre bisognerebbe ridare un significato un po' diverso alla vita paesana, mi sembra ovvio. Fino agli anni '30 del secolo scorso,  la vita di un paese di campagna o di montagna si ispirava a un'idea di unità nella "conformità". Nella realtà odierna si dovrebbe puntare invece a un' unità su quello che è più necessario, garantendo una margine di libertà  a quello che invece lo è meno. Quello che dico, indubbiamente ognuno può interpretarlo come crede.
Resta il fatto che chi non è più convinto di vivere nel paesello perché si sente un po' sacrificato, potrebbe andarsene,  specialmente se giovane di età. Senza tagliare definitivamente i ponti con il paese di origine, ma piuttosto tornare ogni tanto!

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