venerdì 17 maggio 2013

Come si parla

Almeno una buona metà degli abitanti dei piccoli paesi sanno esprimersi in Italiano, questa è la grande novità degli ultimi cento anni. Si parla un  Italiano con forti sfumature regionali, con un accento locale. Soppravvive anche il dialetto locale che è capito dal 90% della popolazione, ma è parlato con sufficiente sicurezza da un terzo abbondante della popolazione locale.
I veri parlanti del dialetto nei piccoli centri, continuano a essere i più anziani. A dire il vero esistono vari modi di parlare dialetto nei piccoli paesi: una variante linguistica molto italianizzata, un dialetto ibrido con prestiti dai dialetti locali più importanti, compreso il Milanese, e il dialetto arcaico: quest'ultimo si sente parlare piuttosto raramente. In effetti si parla dialetto molto saltuariamente in pubblico, così come quasi mai non lo si parla in occasioni ufficiali. Piuttosto si parla dialetto in famiglia o con persone amiche e coetanei. Di fatto i ragazzi e le ragazze giovani parlano soprattutto italiano. Pertanto l'italiano resta nella maggioranza dei casi la lingua dell'educazione linguistica famigliare e scolastica.
Percentualmente il numero di parlanti in lingua è più alta fra le donne che fra gli uomini. In generale una percentuale bassa di ragazzi sa parlare dialetto, un dialetto molto italianizzato, mentre le ragazze si rifiutano di parlarlo, sostenendo talvolta che si sentono volgari usando la vecchia lingua locale.
Per il futuro  le prospettive dei nostri dialetti lombardi non sono molto rosee, dal momento che rischiano di scomparire. Per questo ci sono persone che si danno da fare a raccogliere tutto quello che rimane, per salvare il salvabile di lingue locali profondamente legate alla vita dei secoli passati.


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