giovedì 10 gennaio 2013

Rapporto città. campagna e piccoli paesi

Il rapporto città- campagna è molto cambiato negli ultimi quarant'anni. Prima degli anni '60, la campagna o meglio sarebbe dire la provincia era un serbatoio di braccia per la città, specialmente la grande città. Oggi il numero di giovani della mia provincia che cerca un lavoro a Milano dovrebbe essere stabile, ma molto probabilmente è in aumento. In provincia le assunzioni sono meno numerose, il turn-over è ovviamente più lento, quindi il lavoro bisogna trovarlo dove esiste: la grande città o comunque nelle province maggiori.
In ogni caso in Lombardia le possibilità di trovare un lavoro per un giovane continuano ad essere buone, pure con una pesante crisi economica in atto.
Quello che è interessante notare è che  tende a diminuire il divario culturale tra la città e la campagna o la provincia: quindi chi lavora a Milano, ma proviene da fuori si adatta solitamente più facilmente. Anche in provincia oggi la gente è più preparata, è più istruita e sa lavorare bene nel suo campo. Forse, parlando di una grande città, ci potrebbero essere dei problemi di adattamento al tipo di vita cittadina, che per vari motivi, è più stressante. Può sembrare strano, ma la provincia oggi ha bisogno più che in passato di un buon rapporto di vicinato con le città più importanti della regione. Tanto per dire, i trasporti come qualità non sono affatto migliorati recentemente. I treni continuano a essere in ritarto per i pendolari che vanno a lavorare in città. I passeggeri a volte viaggiano in piedi per trenta o quaranta chilometri. Peraltro chi vive in campagna ha bisogno di buona cultura, ma più in generale anche di servizi di buona qualità che però, attualmente, si trovano con sempre più difficoltà.
Noi che viviamo in posti che hanno "pretese" turistiche dobbiamo essere in grado di garantire buone strade o buoni servizi ferroviari: questo è semplice dirlo, ma più difficile farlo. Come conseguenza potrebbe anche capitare che i vacanzieri cittadini comincino a farsi sempre più rari negli alberghi di montagna.
In conclusione: sono tutte cose che nei prossimi anni andranno meditate. In poche parole si dovrà trovare una soluzione accettabile a tutti. Quelli che lavorano e vivono in città, ma anche per quelli che vivono in campagna, la lontana periferia della città.

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