sabato 20 settembre 2014
Conoscere gli animali
Intanto noi umani nemmeno oggi conosciamo bene gli animali: addirittura li conosciamo meno bene dei nostri antenati vissuti nei secoli passati, che perlomeno sapevano identificarli meglio di noi e ne conoscevano in linea generale le caratteristiche o la pericolosità. Tuttavia,i nostri progenitori quando parlavano del comportamento di molti animali raccontavano cose lontane dal vero. questo poteva valere sia per gli animali domestici che quelli selvatici. Ad esempio si esaltava troppo la fedeltà del cane, raccontando episodi che forse erano lontani dalla realtà. Si diceva che le mucche vedevano le cose in grande, nemmeno questo è del tutto vero. Si raccontava che l' orbettino, la "scigorbula", fosse un'animale molto pericoloso, mentre questo piccolo rettile e del tutto innocuo, non ha veleni. Sono sempre state esagerate le imprese di orsi e lupi che negli ultimi quattro o cinque secoli di "uomini" ne hanno uccisi pochissimi. Di questi tempi se non conosciamo gli animali è perché non ci interessa conoscerli o ci infastidiscono. Se invece vogliamo capirli e ci interessano, dovremmo cominciare a osservarli e capirne il loro linguaggio. Tutti gli animali hanno un loro linguaggio che usano per comunicare con i loro simili, ma anche con noi umani. Sarebbe lungo parlare di questo argomento. In effetti il linguaggio degli animali può variare a seconda delle situazioni e delle necessità. La cose certa è che il linguaggi animali non sono fatto di parole, ma sono costituito in larga parte di atteggiamenti, di posture o di "versi". Per sempio i cavalli nitriscono o scalpitano, i gatti soffiano, fanno la gobba o le fusa, i cani mostrano i denti e altro ancora. Io sono convinto che il mondo animale meriti di essere conosciuto meglio, perché, comunque per varie ragioni fa parte della nostra vita.
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