venerdì 29 agosto 2014

Pace e Guerra o...

Guerra e Pace oppure Pace e Guerra:  E' questo un dilemma secolare in Europa o in altre parti del mondo. Ancora oggi il dilemma si pone con più insistenza rispetto ai decenni passati, nei quali l'Europa è decollata economicamente grazie a un lungo periodo di pace, che nel nostro continente dura ormai da settant'anni. Guerra e Pace è diventato anche un titolo di un grande romanzo di Leone Tolstoi, conosciuto in molti paesi e tradotto in numerose lingue. Questo romanzo è la storia della campagna di Russia del 1812 e naturalmente di Napoleone Bonaparte. Napoleone ha fatto molte guerre: ai suoi eserciti, in un po' meno di vent'anni di guerre sono costati, mi sembra di ricordare attorno ai 500.000 morti. Nel suo caso lo scopo era di fare la guerra contro i suoi nemici o a chi si ribellava alle sue imposizioni. Napoleone aveva, tra le altre cose anche un progetto molto personale, creare una nuova dinastia reale, quella dei Bonaparte. La Guerra è una "situazione" limite che alla può essere fatale per chi se ne serve a dismisura. Anche questo bisogna capirlo.
Nei paesi più piccoli, in campagna specialmente, sia agli inizi del Novecento che nel secolo precedente, l'idea che i figli si arruolassero negli eserciti, non era capita dai padri e dalle famiglie. Loro avevano bisogno di braccia per lavorare la terra. La guerra era un rischio...

mercoledì 27 agosto 2014

Conoscere gli animali

E' una necessità per noi tutti poiché viviamo in un mondo dove gli animali vivono a migliaia e bisogna sapere come comportarsi nel caso in cui si ha ache fare con loro. Sarebbe bene che i giornali e la televisione non facessero allarmismo tra i lettori o i telespettatori raccontando cose non vere che deformano la realtà o la stravolgono. E' pur vero che il mondo degli animali nella realtà di oggi si conosce tutto sommato piuttosto poco: abbiamo qualche conoscenza dei cani e dei gatti che per un certo numero di persone sono diventati  quasi dei giacottoli: ci sono dei padroni che li vestono perfino in inverno, quando forse basterebbe solamente tenerli al caldo. In questi ultimi anni abbiamo paura soprattutto di animali selvatici come orsi, lupi e cinghiali che hanno ripopolato una parte delle regioni italiane, non si sa bene come. Queste tre specie di animali non sono pericolosi come si crede poiché stanno soprattutto nei boschi e piuttosto in alto in località e luoghi frequentati da pochi. Mi pare di capire che solo i cinghiali frequentano i centri abitati, in certi casi mettono a soqquadro perfino orti e prati o si mangiano le mele. Per di più in Italia Centrale, i cinghiali sono diventati addirittura un pericolo per la circolazione stradale. Da noi invece questo pericolo è rappresentato soprattutto da cervi e caprioli che causano danni ai veicoli e possono mettere in pericolo chi guida o chi si trova su un auto o una moto.
Una cosa sarebbe indispensabile fare: chi subisce dei danni a causa di animali selvatici dovrebbe essere risarcito galline e altri animali andrebbero tenuti nei pollai nelle stalle o comunque in luoghi opportunamente recintati

giovedì 21 agosto 2014

Stazzona di ieri con persone e luoghi










Foto e cartoline scattate a Stazzona di Sondrio e dintorni.

Photos and Postcards taken to Stazzona of Sondrio and the surrounding area.

Fotos und Postkarten zu Stazzona von Sondrio und Umgebung übernommen.

Фотографии и открытки доставлен в Stazzona Сондрио и его окрестностей.
 

sabato 9 agosto 2014

Le Valli dei Cento Castelli

Queste due valli sono la Valtellina e la Valchiavenna che assieme formano la provincia di Sondrio, in Alta Lombardia. Questi 100 castelli sono spariti verso la metà del 1500 all'incirca. La Lombardia è una regione ricca di castelli: ne ha soprattutto la provincia di Milano e quelle di Brescia e Bergamo o Cremona. le due città più importanti di Lombardia Milano e Brescia hanno tuttora dei castelli importanti, proprio in città, ma anche nei dintorni. Milano è stata per secoli  la capitale del Ducato chiamato Ducato di Milano, che verso la fine del 1500 comprendeva buona parte della Lombardia Occidentale. Mentre Brescia e Bergamo attorno alla metà del 1400 erano entrate a fare parte della Serenissima Repubblica Veneta. La Valtellina e la Valle di Chiavenna a loro volta parte dello Stato delle Tre Leghe, che attualmente è il cantone svizzero chiamato Cantone dei Grigioni. Gli Sforza, dai quali prende il nome il Castello Sforzesco di Milano, famiglia  nobile di origine romagnola, è stata ultima casa ducale milanese, succeduta ai Visconti. Insomma tra il 1400 e il 1500 il ducato di Milano viene in parte smantellato: le Valli Ticinesi diventano svizzere, Bergamo e Brescia venete, e, anche Novara con la sua provincia, un po' dopo, fu annessa a quello che era stato il Ducato di Savoia che a partire dal 1700 era diventato Regno di Sardegna. In tutta la Lombardia i Castelli continuarono ad esistere avevano la loro importanza legittimavano la nobiltà della famiglia che vi abitava, ma erano anche "fortezze" che difendevano il territorio. Non bisogna dimenticare che la Lombardia è sempre stata una regione di confine. I 100 castelli valtellinesi furono invece quasi tutti abbattuti: a cominciare dai più importanti quelli di Tresivio, di Montagna, di Stazzona, di Tirano e di Grosio e Tovo... e cosi via. la decisione di abbatterli arrivò da Coira: gli "Svizzeri" temevano, che soprattutto in Valtellina, si potesse organizzare una rivolta contro di loro. Si salvo il castello Masegra di Sondrio perché Sondrio nel 1500 divenne la sede del governatorato grigione, in Valtellina. In effetti, tuttora il castello Masegra, a Sondrio, è in buone condizioni. Nel secolo scorso si è cercato di rivalorizzare i ruderi dei vari castelli delle valli dell'Adda e del Mera. Rimangono ancora delle cose da fare comunque. Soprattutto mancano gli studi: dei cento castelli insomma si sa poco perché gli studi sono piuttosto rari e le richerche archeologiche non sono terminate o a volte mai iniziate.

giovedì 7 agosto 2014

Andare a caccia e Andare a pesca

Il tempo libero: Andare a Caccia e Pesca

Negli ultimi quarant'anni il numero dei cacciatori e dei pescatori è aumentato nella mia provincia e penso anche in tutta la Lombardia. quando ero un bambino e fino agli anni '70 del secolo scorso i cacciatori e i pescatori erano pochi. Si può dire che spesso si trattava quasi sempre di una passione di famiglia: ad esempio qui al mio paese i cacciatori venivano dalle famiglie Cattalini o Re delle Gandine spesso caccia e pesca andavano a braccetto poiché chi era  cacciatore poteva essere anche pescatore. Erano passioni controllate con severità dai guardiacaccia o dalle guardie che si interessevano alla pesca. In queste giorni è morto il Signor Rinaldi di Madonna di Tirano: guardiacaccia molto conosciuto quando io ero piccolo.
Per praticare la caccia e la pesca occorre una licenza. Mi sembra di capire che la licenza di caccia sia più cara di quella di pesca: anche per questo il numero dei cacciatori sembra essere diminuito. In realtà per la caccia ci sono molte limitazioni. Certe specie sono protette. Per la verità i cacciatori non si vedono molto durante la cacciagione. Si sentono gli spari però! La gente anche oggi, come nel secolo scorso del resto, è a volte prevenuta contro queste due attività sportive. A riguardo di caccia e pesca i nostri antenati sentenziavano: "Chi tira da mira, chi sona la lira, chi pesca co 'l lam i moeur da la fam". In sostanza per i nostri "nonni" fare il pescatore era una perdita di tempo, perchè il bottino era quasi sempre magro.
Io non sono contrario né alla caccia, né alla pesca...Dico una sola cosa però, sono veri cacciatori o pescatori quelli che sanno rispettare gli animali de non sparano a capocchia.

domenica 3 agosto 2014

Il tempo libero

Teoricamente in una società come quella attuale molti di noi hanno tempo libero a disposizione. Dopo l'orario di lavoro e di studio ognuno ha la possibilità di svolgere delle attività che in qualche maniera lo interesssano: attività di vario tipo: culturali, sportive, turistiche, oppure, passatempi o hobbies vari. Generalmente le attività dei momenti di tempo libero sono diverse a seconda della località in cui si abita. Ad esempio nelle città grandi e piccole  ci sono più possibilità di scelta, mentre nei comuni piccoli si è un po' più limitati. Di fatto, spesso, si opta per un secondo lavoro: ad esempio se si vive in campagna ci si dedica a volte al lavoro della terra, di frutteti, orti o vigneti. Certamente quando il paese o il comune sono abbastanza lontani dalle città più importanti o dai capoluoghi di provincia le possibilità di tipo culturale sono meno frequenti o piuttosto sporadiche: può sembrare strano, ma ci sono difficoltà a  incontrarsi, anche per una chiacchierata di mezzora. In realtà la giornata sembra sempre corta per fare tutto quello che si vorrebbe. In ogni modo la televisione o  il computer sono i due mezzi di comunicazione che riempiono le ore pomeridiane o serali a coloro che proprio non sanno cosa fare. Mettendo così le cose spetta a noi scegliere programmi validi, dai buoni contenuti, lasciando da parte la cosidetta tv-spazzatura. Resta il fatto che a casa propria ognuno fa quello che crede...tenendo presente però che le scelte buone sono gratificanti col tempo.
La società di oggi in apparenza ci offre molto, però in definitiva, non sempre si può fare, per svariati motivi tutto quello che piacerebbe. Ci possono essere vari impedimenti. Problemi famigliari, problemi di salute , o ancora altre cose. Sarebbe bene, se è possibile, garantirsi una giornata libera di riposo alla settimana. La domenica è fatta anche per questo. Certamente riposare non significa solo fare un pisolino di due ore, piuttosto fare una passeggiata con la famiglia, andare in campagna, in montagna e altro ancora.